Presentazione

La CONFEDERAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PSICOANALISI LAICA (Confederation for Lay Psychoanalysis), PSICOANALISI FILOSOFICA, PER L’INDIVIDUAZIONE, è sorta a Firenze con il principale obbiettivo di radunare scuole e associazioni di formazione psicoanalitica di diverso orientamento, tutte però ispirate ed accomunate dall’identità specificamente laica della professione psicoanalitica.
Sulla base delle fondamentali riflessioni di Sigmund Freud, particolarmente nel suo celebre lavoro del 1926 “La questione dell’Analisi laica”, ed. Mimesis, circa il problema dell’analisi condotta da non medici (e modernamente si potrebbe ben aggiungere da non psicologi), in considerazione di quanto emerso dal pluriennale dibattito in ambito professionale e culturale circa la differenza fra la psicoterapia e la pratica della psicoanalisi, distinzione peraltro voluta fin da subito dal legislatore – che proprio per questo non ha inserito, né volutamente menzionato la Psicoanalisi nella legge che istituisce e regola la professione di psicologo e psicoterapeuta (si leggano a tal proposito gli espliciti intendimenti presenti nei lavori e negli atti parlamentari) -, si è costituita nel 2009 la CONFEDERAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PSICOANALISI LAICA, organismo di livello internazionale che, oltre ad avere una propria impostazione didattica (strutturata già a fine anni novanta dello scorso secolo nella Scuola di Filosofia del Sé e Analisi del Profondo, dal 2011 anche denominata Scuola Master Internazionale di Studi sull’Anima, scuola di Filosofia e Psicoanalisi), intende rappresentare anche una sede eccellente di confronto e coordinamento fra le diverse associazioni e scuole di formazione esistenti nell’ambito della Psicoanalisi; un confronto non tanto in ordine ai contenuti che caratterizzano le varie scuole ed i loro differenti orientamenti, con le loro diverse visioni e prospettive e i differenti motivi e moventi epistemologici, naturalmente diversi, che contraddistinguono la pratica di questa disciplina e professione e da cui originano le differenze teorico-pratiche dei singoli percorsi formativi con i loro autonomi sviluppi, quanto in merito alla condizione professionale dello psicoanalista dal punto di vista culturale, giuridico ed etico e alla pratica medesima della Psicoanalisi, considerata nel rapporto comparato con i diversi ordinamenti statuali.
Tra gli obbiettivi fondativi vi è, tra l’altro, quello di continuare a porre con forza la realtà naturalmente ed ontologicamente laica, in quanto filosofica e transdisciplinare, della psicoanalisi e continuare a preservare – come peraltro avviene già attraverso la legislazione di molti paesi europei e non solo europei – la condizione professionale della Psicoanalisi e dello psicoanalista come realtà naturalmente laiche, come peraltro sempre voluto ed affermato in ogni sede dal fondatore della disciplina, Freud e successivamente dai più autorevoli maestri e didatti: Jung, Lacan e molti altri. Ci sembrava a questo punto doveroso, dopo molti anni di confronti e contributi in ordine sparso, proporre un coordinamento di livello internazionale, che sapesse travalicare gli ormai insufficienti (al dibattito e al confronto in questione) confini nazionali e fosse capace di promuovere culturalmente, politicamente e istituzionalmente l’idea fondante e fondamentale della Psicoanalisi laica.
Fondamentale e propedeutico all’adesione è il riconoscimento della netta distinzione fra Psicoanalisi e Psicoterapia, orientate a due finalità diverse (1). Valga come breve introduzione all’argomento qui, la differenza che operiamo sempre fra “analisi”, come metodo filosofico che cura l’Anima e “psicoterapia” – l’analisi si propone come percorso non di breve durata non già per la remissione di uno o più sintomi quanto semmai per fornire quegli strumenti di conoscenza e consapevolezza di sé che curano la psiche; l’analisi è perciò connessa con il termine di “cura”, da leggere nell’accezione più ampia e molto più che meramente e riduttivamente clinica. Con questo termine si intendono infatti tutte quelle azioni quotidiane o comunque ricorrenti, talvolta anche con finalità di prevenzione, rispondenti a bisogni del tutto naturali, “interiori” ed “esteriori”, che proviamo sanamente e normalmente tutti: prendersi cura di sé, dei problemi quotidiani “concreti”, dei propri interessi economici così come dei propri pensieri, fantasie, sogni e stati d’animo o piuttosto dei bisogni del proprio corpo (lavarsi, mangiare, dormire, etc…), del proprio ambiente e microcosmo (con gli oggetti che ci sono cari), così come annaffiare le piante, curare la casa e il giardino, accudire il cane o gli animali: tutte queste cose sono “cura” e in nessuna di queste il movente esclusivo è la necessità di far scomparire sintomi disturbanti, patologie e sofferenze, cosa che appartiene invece come tratto distintivo alla terapia; la cura è quindi tutt’altra cosa dalla terapia, anche se talvolta, per approssimazione, se ne fa grossolano ed erroneo sinonimo. Com’è evidente quindi, il termine “cura” non significa affatto risposta o ricerca di soluzioni a patologie o a sintomatologie patologiche, com’è invece il significato del termine “terapia”: “terapia” è piuttosto riparazione ad un trauma, ad una “rottura interiore” o psichica (in metafora, il meccanico che ripara una rottura all’automobile “fa terapia”).
Lo scopo forse principale della Psicoanalisi ad orientamento junghiano, ad esempio, è l’Individuazione, ovvero la profonda, spirituale, filosofica Conoscenza di Sé e del Sé.
Il Processo d’Individuazione (così l’ha chiamato Jung), come percorso di cura dell’Anima, è necessariamente, per natura, non breve, visto che la sua finalità è la profonda conoscenza di Sé e che questa non si può soddisfare ontologicamente in poche sedute (come del resto, ad esempio, non si diventa ingegneri se non attraverso un lungo percorso); questo percorso di “analisi come conoscenza di sé che cura” – una vera e propria “Filosofia del Sé” – non si propone affatto di “riparare” uno o più sintomi magari individuandone le cause, il che è tipico, caratterizzante e scopo di ogni terapia – lavoro che può richiedere anche soltanto pochissimi incontri – quanto piuttosto di portare avanti un complessivo e profondo lavoro di autoconoscenza e semmai agevolare i propri processi di trasformazione; questo percorso autoconoscitivo è finalizzato alla scoperta di Sé, alla conoscenza e cura di Sé e risponde al “Bisogno di Conoscersi” e non alla rimozione del sintomo o al raggiungimento di una guarigione.
Per questo l’analisi finalizzata all’Individuazione – (Psico)Analisi per l’Individuazione, PsicoAnalisi Filosofica (o Analisi filosofica), Psicoanalisi naturaliter Laica – è un percorso eminentemente filosofico (l’Analisi è, vale la pena ricordarlo ancora, un metodo filosofico) e necessariamente non breve, decisamente curativo, almeno nella stragrande maggioranza dei casi e certamente diverso negli obbiettivi e nelle forme dall’intervento terapeutico (in tutti i casi in cui il metodo analitico è posto al servizio di una chiara richiesta di guarigione sintomatica o richiesta terapeutica, si dovrebbe parlare appropriatamente di “psicoterapia analitica”, usando esplicitamente questo termine); per quanto qui sopra, l’analisi dura o può durare anni e non certo perché è un trattamento clinico che dopo diversi anni deve ancora essere portato a soddisfacente conclusione. L’ “Analisi” pertanto, come metodo e strumento conoscitivo e curativo, ben diversamente dall’ingaggio terapeutico attivitato dalla necessità del dolore e delle sintomatologie disturbanti, è un percorso intrapreso generalmente da chi ha la maturità filosofica di volersi conoscere, scoprire e curare attraverso l’autoconoscenza, da chi, del tutto “sanamente”, o quanto più sanamente potremmo dire – non spinto cioè dalla necessità obbligante di dover rimuovere fastidiosi sintomi, sofferenze o disturbi di vario genere (e quindi senza passare necessariamente da una psicoterapia analitica) – ha e si fa domande esitenziali, profonde, che richiedono risposte per essere soddisfatte.
Il terapeuta, proprio come fa il meccanico (nella metafora usata qui sopra), ripara il guasto/i, i sintomi disturbanti, senza nemmeno dover dare troppe “spiegazioni tecniche” se non richieste dal cliente (paziente nel caso del terapeuta), mentre chi fa analisi mira a conoscersi profondamente (“filosofia e analisi del profondo”) e questo non è, né significa affatto, riparare la propria auto (i guasti della propria Anima), bensì formarsi come esseri umani più consci e consapevoli, conoscere più profondamente e dettagliatamente la propria Anima (la propria macchina, nella nostra metafora), quando non addirittura farsi meccanici o ingegneri e si capisce che questo si fa attraverso percorsi di cura ed educazione psichica necessariamente piuttosto lunghi.
A questo punto dovrebbe essere chiaro che si può – e secondo noi si dovrebbe -, proprio per curarsi al meglio, intraprendere un percorso di “Filosofia del Sé”, una “(Psico)Analisi Filosofica, Laica, per l’Individuazione”, senza esser necessariamente mossi da dirturbi o sintomi patologici, anzi “stando bene”, mossi cioè dall’obbiettivo e dal bisogno autonomo di conoscersi e semmai di dare risposte e soluzioni alle proprie questioni esitenziali (che non sono affatto patologie). Del resto farsi domande e il connesso desiderio di avere risposte sulla propria vita, sul senso della vita – Filosofia del Sé – sono un’istanza e un atto estremamente fecondi, naturali ed auspicabili – “Una vita non posta in esame non vale la pena di essere vissuta” come ci ha detto Socrate suona molto prossimo al “L’uomo non può sopportare una vita priva di senso” di Carl Gustav Jung – che, se accolti e curati, portano risultati e sviluppi positivi rilevanti ed evidenti.

Daniele Cardelli

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Pur essendo un organismo che accoglie le associazioni di vario orientamento, l’identità dell’associazione costituente della CONFEDERAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PSICOANALISI LAICA si rifà alla prospettiva analitica-archetipica e ai suoi epigoni, particolarmente Carl Gustav Jung e James Hillman, assumendo conseguentemente anche l’acronimo di JHAPA Jung Hillman Associazione di Psicoanalisi Archetipica (Jung Hillman Archetypal Psychoanalysis Association)
JHAPA – Jung Hillman Archetypal Psychoanalisys Association

La Confederazione, in una prima fase sperimentale, si era costituita il 29 Settembre 2009 a Firenze con il nome di CONFEDERAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PSICOANALISI LAICA; la Scuola di Filosofia del Sè e Analisi del Profondo – Scuola Master Internazionale di Studi sull’Anima e il Circolo Jung, fondatori della suddetta Confederazione, hanno ideato, organizzato e promosso a Firenze il 19 Giugno 2010 il “I Convegno Internazionale per la Psicoanalisi Laica”

Fondatore, Presidente e Direttore della JHAPA
Confederazione per la Psicoanalisi Filosofica, Laica, per l’Individuazione

www.danielecardelli.it

LA NOSTRA SCUOLA DI FORMAZIONE IN PSICOANALISI FILOSOFICA, LAICA, PER L’INDIVIDUAZIONE
Formazione per Filosofo Analista, Consulente Esistenziale, Analista filosofico per l’Individuazione, Analista Archetipale

Scuola e Circolo fondatori della Confederazione per la Psicoanalisi Laica
Scuola di Filosofia del Sé e Analisi del Profondo “Nous”
Scuola Master Internazionale di Studi sull’Anima
Master School on Soul Studies
International School for Selfphilosophy
Confederazione Internazionale di Filosofia del Sé
Circolo Carl Gustav Jung – Libera Università Junghiana – CGJung University
www.cgjung.it
www.unianima.org

Si accettano anche adesioni individuali alla Confederazione
per adesioni e/o informazioni su come aderire scrivere a: dott.danielecardelli@gmail.com

Note: (1) Daniele Cardelli, “Le politiche dell’Inconscio”, ed. Epap, 2003, Firenze, in “Brevi cenni sulle differenze fra analisi e psicoterapia”

sito di interesse sulla Psicoanalisi Laica e per una Psicoanalisi Laica

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Jung Hillman Archetypal Psychoanalysis Association JHAPA
International Confederation for Lay Psychoanalysis

It is with great joy and hope in your participation that we are informing you about the birth of the INTERNATIONAL CONFEDERATION FOR LAY PSYCHOANALYSIS – INTERNATIONAL SCHOOL AND CONFEDERATION FOR SELFPHILOSOPHY, an association that comes into being with the primary objective of bringing together schools and associations of psychoanalytic formation of various orientations, all inspired and sharing in common a specific lay identity characteristic of the psicoanalytic profession. Based on Sigmund Freud’s fundamental reflections, particularly in his renowned work of 1926 “The Question of Lay Analysis” (without a medical degree or, in current times, without a degree in psychology), in consideration of what has emerged in the ongoing debate in the professional and cultural arenas in relation to the difference between psycotherapy and the practice of psychoanalysis, a distinction sought from this point on by the legislator (who for this exact reason did not include or voluntarily mention Psychoanalysis in the law instituting and regulating the profession of the psychologist-psychotherapist) and subsequently confirmed over the course of several Court rulings, we have established the INTERNATIONAL CONFEDERATION FOR LAY PSYCHOANALYSIS – INTERNATIONAL SCHOOL AND CONFEDERATION FOR SELFPHILOSOPHY, an entitiy of international standing, which intends to represent a center par excellence for confrontation and coordination among the various associations and schools of formation existing within the sphere of Psychoanalysis; a confrontation limited not only to the contents that characterize the various schools and orientations, with their unique visions and perspectives and differences in epistemological motives and motivations, naturally diverse, which distinguish the practices of these disciplines and professions and their differences, originating in the theory-practice of their distinct formative paths and autonomous developments, but rather encompassing the professional status of the analyst (or psychoanalyst) viewed from cultural, legal, and ethical perspectives and the practice of psychoanalysis itself, considered in relation to the various State rulings. Among the fundamental objectives there is, besides other things, the need to preserve the figure of the analyst and the professional status of psychoanalysis as natural lay realities, according to the preference of Freud, the founder of the discipline, and later of Jung and others. At this point, after many years of confrontation and contributions made in scattered manner, we found it imperative to propose a leveled coordination, extending beyond the current national borders that no longer suffice (for the debate and confrontation in question), which performs the dual function of culturally, politically, and institutionally promoting the founding and fundamental idea of lay psychoanalysis. The purpose of the creation of the Confederation is to establish a point of reference for all associations and schools, Italian and international, sharing the common vision of an autonomous culture and formation, in the manner of natural Psychoanalytic laity.In anticipation and fundamental to joining is the recognition of the sharp distinction between psychoanalysis and psychotherapy, each aiming toward two different outcomes (1). The entity we have created immediately assumes the organizational characteristics of a Confederation, inspired by the idea of reciprocal agreement (precisely con-federate, con-federal) and referring to, as an operative model, the Swiss organization, which we view as a concrete example par excellence of a confederate organizational structure. On this basis, every year, each one of the associations and schools of formation participating in the Confederation, and beginning with the proposing school, the Scuola di Filosofia del Se’ e Analisi del Profondo di Firenze – Scuola Internazionale di Studi sull’Anima, will take turns in assuming the presidency of this entity (please see the organizational structure of the Federal Council of the Swiss Confederation) with the burdens (i.e. the management of any common resources and related costs of management of the confederation during such period of administration) and related responsibilities, promptly and honestly corresponding with all other members and organizing at one’s location at least one yearly meeting for all members. Based on all of the above, we are asking you to join us in order to strengthen the position and petitions of lay psychoanalysis, by getting involved with the conviction and enthusiasm of an active promoter who promulgates those perspectives ensuring that the principles and dynamics of our discipline will play an increasingly important role in the arena of culture, the work force, private, social, affective, and spiritual life, and humanistic, psychological, and philosophical formation, a contribution, according to our view, becoming increasingly fundamental for the planning and creation of didactic programs and the cultural organization of all types of schools and universities, business companies and professional activities, and public and administrative offices.

The INTERNATIONAL CONFEDERATION FOR LAY PSYCHOANALYSIS – INTERNATIONAL SCHOOL AND CONFEDERATION FOR SELFPHILOSOPHY was founded in Florence on September 29, 2009 and renewed on April 28, 2011.
On January 2106 it was also named JUNG HILLMAN ARCHETYPAL PSYCHOANALYSIS ASSOCIATION (JHAPA)

Prof. Dr. Daniele Cardelli
Professor of Psychology of Politics and Analysis of Myths at the University of Firenze
Lecturer at the Carl Gustav Jung Institute in Zurich
Founding President of the International School for Selfphilosophy
Founder President of the Carl Gustav Jung Circle in Florence
Founding Director of the International University Center on Soul Studies
Member of the International Association for Jungian Studies

Note: (1) Daniele Cardelli, “Le politiche dell’inconscio”, ed. Epap, 2003, Firenze, in “Brevi cenni sulle differenze fra analisi e psicoterapia”.